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Il ministro degli interni francese, Gerald Darmanin, ha annunciato, giovedi’ 24 febbraio, alla vigilia della cena del Consiglio di Delegazione delle Istituzioni Ebraiche di Francia (CRIF), la propria determinazione riguardo allo scioglimento di due associazioni solidali della causa palestinese: il Comité Action Palestine (=Comitato Azione Palestina) di Bordeaux e Palestine Vaincra (=Palestina vincerà) di Tolosa, ovvero alla loro “dissoluzione” in acido sionista.

Secondo la stampa, il ministro Darmanin ha affermato che il Comité Action Palestine sostiene “nella sua carta costitutiva tutte le organizzazioni che lottano contro Israele, senza escludere il ricorso alla violenza e a metodo terroristici”. Queste affermazioni contraddicono la realtà dei fatti. Laddove la carta costitutiva del Comité Action Palestine fa appello a un “sostegno incondizionato” della resistenza del popolo palestinese e della sua lotta per l’autodeterminazione e l’indipendenza nazionale”, non vi è menzione alcuna ai termini “violenza” o “metodi terroristici”.

Contrariamente alle flagranti menzogne del ministro la carta costitutiva del Comité Action Palestine si impegna a “a non prendere posizione in favore di una forma particolare di lotta”, in rispetto del principio della sovranità del popolo palestinese. Nonostante il fatto che questo principio dovrebbe essere valido sempre e ovunque, il governo francese lo manipola secondo le circostanze, ignorandolo in Africa o in Palestina e rendendolo sacro in Ucraina. In Africa e in Palestina i popoli non dovrebbero aver diritto di resistere come meglio loro sembra, ma in Ucraina il governo francese legittima l’uso della forza. Ciò riflette piuttosto una posizione a geometria variabile determinata dagli interessi strategici francesi di circostanza.

Il Consiglio di Delegazione delle Istituzioni Ebraiche di Francia (CRIF) ha sempre cercato di favorire la promulgazione di una legge che criminalizzi le solidarietà con le lotte del popolo palestinese.

Il Comité Action Palestine considera questo evento eloquente di una nuova fase autoritaria e lancia un appello all’azione di tutte le organizzazioni antisioniste contro le misure reazionarie e draconiane del governo francese.

Un’associazione puo’ essere sciolta ma nessuno potrà mai dissolvere la verità e l’aspirazione verso la giustizia, e ancor meno la forza di volontà che anima il militantismo in favore della Palestina, della Palestina storica.

La Palestina vivrà! La Palestina vincerà!

Comité Action Palestine – 25/02/2022

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